IN-DIPENDENZE

Giornate di sensibilizzazione sulle “dipendenze adolescenti”.
Un progetto pensato per la scuola superiore!

L’avvento della pubertà, con il corpo che assume nuove forme, rappresenta per tutti gli adolescenti un momento di discontinuità con il passato dell’infanzia e non è raro che i ragazzi si sentano smarriti, perturbati o possano addirittura sperimentare un senso di perdita di Sé.

La condizione di discontinuità e la necessità per l’adolescente di svincolarsi dalle figure di riferimento, al fine di differenziarsi e definirsi, ha spesso come effetto una maggiore complessità nello scambio comunicativo con le figure adulte di riferimento, che a loro volta possono sentirsi spaesate riguardo alla possibilità di entrare in contatto con i ragazzi.

La questione dipendenza-indipendenza è fondamentale per l’adolescente deciso a differenziarsi dalle figure genitoriali. Separarsi (dai genitori e dalla propria infanzia) genera sempre una quota d’angoscia e nel migliore dei casi l’adolescente tenta di ripararsi da tale sentimento volgendo progressivamente il suo sguardo al mondo dei pari.

L’esperienza del gruppo dei pari sostiene il processo di soggettivazione permettendo uno spostamento creativo da una dipendenza ad un’altra.  Eppure non così raramente accade che l’adolescente si trovi invischiato in dinamiche gruppali con funzioni negative: comportamenti antisociali, dipendenti, discriminanti. In questi casi, lungi dal poter svolgere la sua funzione positiva, il gruppo dei pari diviene il luogo in cui mettere in atto agiti che escludono il pensiero (quando il desiderio di appartenenza è perseguito attraverso l’omologazione) o anche il luogo a cui non poter avere accesso (quando il gruppo rifiuta la diversità) con il conseguente isolamento e ripiegamento su se stessi.

La dipendenza si sposta sugli oggetti: le droghe, il cibo, il gioco d’azzardo, l’utilizzo massiccio dei social-network o dei videogiochi illudono il giovane di potersi separare senza dolore attraverso il loro essere perennemente disponibili e sempre presenti.

Le giornate di sensibilizzazione hanno l’obiettivo di condividere con alunni e insegnanti un’ampia panoramica sui significati della dipendenza nell’età dello sviluppo (pre-adolescenza e adolescenza). In particolare si affronta, da un punto di vista medico/psicologico, la questione dei possibili utilizzi che l’adolescente fa delle sostanze stupefacenti, della tecnologia e del cibo, e di come le nuove forme di comunicazione tecnologica possano rappresentare il luogo privilegiato per il reperimento e lo scambio di informazioni, facilitando o meno la comparsa di comportamenti a rischio.

La metodologia prevede: sessioni plenarie informative atte a stimolare la riflessione e favorire una maggiore consapevolezza riguardante la messa in atto di comportamenti nocivi per la salute fisica e psichica; laboratori espressivo-creativi svolti con il gruppo classe attraverso i quali le conoscenze della prima parte della giornata sono riprese e messe a frutto attraverso un’esperienza condivisa di discussione che si arricchisce attraverso lo strumento intermedio del fare creativo; gruppi con gli insegnanti per condividere pensieri, dubbi e proposte in un clima gruppale che faciliti la comprensione delle dinamiche adolescenti e di come queste possano essere risignificate con l’obiettivo di facilitare lo scambio costruttivo tra insegnanti e alunni.